Percorrendo la strada principale del paese, via Matteotti, che da piazza del Santuario porta a Piazza Banditori, la cosiddetta "Ruga", si arriva in una tipica piazza paesana arredata dalle grandi sculture monumentali di Jorio Vivarelli, un pistoiese famoso in tutto il mondo per la sua attività artistica, che ha lasciato qui a Ponte Buggianese un chiaro e limpido esempio di un'opera per l'età post-moderna.
La Piazza, inaugurata il 19 giugno 1993, dedicata ai caduti di tutte le guerre, è un forte e chiarissimo segnale di memoria storica e di serena fiducia nel futuro dell'uomo. Il titolo dell'opera di Vivarelli, "parabola storica - via della Resistenza - l'ultima sfida", è chiaramente espressivo di un concetto che vede la storia come "passaggio dalla morte alla vita", storia dell'umanità intera che è percorsa dall'istinto della sopravvivenza.
Il monumento è costituito da un bronzo di quattro metri di altezza (l'uomo di ogni epoca, dominato, ucciso, sopraffatto) da cui parte, come un cordone ombelicale, la via della Resistenza e della speranza, che va a terminare ad alcuni metri di distanza in una scultura a tutto tondo, che simboleggia un contenitore di vita. Il significato cosmico ed altamente educativo dell'opera deve portare ad una riflessione totale sulla storia per creare un'umanità che abbia fiducia nel domani.
Sul lato destro della piazza si può ammirare il vecchio palazzo delle Scuole Elementari, che oggi è sede di uffici alcuni comunali. Sul lato sinistro è presente l'edificio che ospita i locali della Pubblica Assistenza "Croce Oro" e della "Sala della Musica": queste due sono state realizzate negli anni '50 grazie al contributo di Silvio Nannini, un generoso concittadino emigrato negli Stati Uniti d'America.
A lato del palazzo è presente il busto di Padre Filippo Cecchi, illustre pontigiano, scolopio, fisico e matematico, studioso dell'elettricità, della meteorologia e della sismologia, direttore dal 1872 dell'Osservatorio Ximeniano di Arcetri e ricordato anche da un epitaffio posto sulla facciata dell'edificio, nonchè da un busto di Amalia Ciardi Duprè collocato nel "Santuario della Madonna del Buon Consiglio", in piazza del Santuario.