URP
Piazza del Santuario 1 - Piano terreno
Orario apertura al pubblico: Martedì, Giovedi e Venerdi 09.00 - 13.00 (si consiglia di prendere appuntamento)
Telefono: 0572.932.183
Fax: 0572.636.467
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Responsabile del servizio: MICHELA PALLINI
Referente: Istruttore Amministrativo Claudia Doretti
Descrizione
Il paese, posto al centro della Valdinievole, in provincia di Pistoia, presenta un territorio completamente pianeggiante, per grande parte occupato da terreno strappato col tempo alle acque del Padule di Fucecchio e da zone umide tuttora parti del suddetto padule, che oggi è un'oasi naturale.
La struttura urbana principale è data dal capoluogo e dalle località Anchione e Casabianca; altri centri minori sono Albinatico, Vione, Ponte di Mingo e Fattoria.
Ponte Buggianese dista 40 km da Firenze, 30 da Pisa, 19 da Lucca e 16 da Pistoia: il collegamento con questi centri urbani e con le principali località limitrofe è garantito attraverso la rete viaria presente, che permette di raggiungere queste località anche mediante l'utilizzo del trasporto pubblico di linea. La stazione ferroviaria di riferimento è quella di Montecatini Terme-Monsummano, nelle immediate vicinanze del casello autostradale posto sull'autostrada A11 Firenze-mare.
Le frazioni
Albinatico: Questa frazione è situata nella parte settentrionale del territorio comunale, a circa 1,5 km a nord-est del capoluogo, la località si sviluppa lungo la Strada provinciale 22 del Porrione e del Terzo, che da Ponte Buggianese si collega a Montecatini Terme e Monsummano Terme. E' una frazione prevalentemente caratterizzata da paesaggi di campagna, ma ha visto nel tempo svilupparsi ai suoi margini una piccola area industriale. Elemento centrale di Albinatico è la chiesa parrocchiale dedicata a San Leopoldo. Nella frazione sorge il ciclodromo "Alfredo Martini", meta perfetta per poter percorrere in totale sicurezza un percorso asfaltato di circa 2 km di lunghezza sia alle società sportive, sia a famiglie e privati cittadini.
Anchione: Questa frazione si trova al limite settentrionale del Padule di Fucecchio ed è situata nella zona sud del territorio comunale. Il popoloso centro di campagna, si sviluppa a poca distanza dalla Dogana medicea in località Capannone, un tempo porto di approdo delle merci trasportate per via fluviale dalla costa toscana tramite l'Arno, oggi restaurata e sede del Centro di documentazione dell'Eccidio del Padule di Fucecchio. Accanto al grande edificio della Dogana si trova una chiesa, oggi sconsacrata e risalente al diciottesimo secolo. Nel 1978 venne avviata la costruzione di una nuova chiesa con lo stesso nome della cappella sconsacrata, poco distante, nel centro dell'abitato di Anchione. All'interno del territorio della frazione sono presenti cippi commemorativi delle vittime dell'Eccidio avvenuto il 23 Agosto 1944.
Casabianca: Questa località si trova nella parte settentrionale del comune di Ponte Buggianese. Situata a circa 1 km a nord del capoluogo, la località sorge all'incrocio delle strade provinciali SP 15 Buggianese e SP 26 Camporcioni. Poco a nord dell'abitato si trova l'autostrada A11 Firenze-mare, nelle vicinanze della quale si è sviluppata un'area industriale e varie attività commerciali. Nella frazione si trova l'unica scuola elementare del comune fuori del capoluogo.
Fattoria: Situata a circa 2 km ad est del capoluogo, la località è costituita da alcuni nuclei residenziali e agricoli sparsi ma ravvicinati. Alle tradizionali attività agricole nell'area si è recentemente sviluppato lo sfruttamento dei terreni per l'industria vivaistica, fiorente nel territorio pistoiese.
Ponte di Mingo: Situata a circa 3 km a sud-est del capoluogo, la frazione si trova nelle vicinanze dell'area del Padule di Fucecchio. La località ha le caratteristiche di una frazione sparsa, costituita da alcuni nuclei residenziali indipendenti ma ravvicinati. La località si trova nelle immediate prossimità dell'argine del fiume Pescia.
Vione: nella parte sud-occidentale del comune di Ponte Buggianese. Situata a circa 3 km a sud del capoluogo, lungo una strada di campagna tra Anchione, Chiesina Uzzanese e le colline delle Cerbaie nel comune di Fucecchio, la località ha le caratteristiche di un centro di campagna, con la presenza di alcune attività agricole e vivaistiche. Nel centro si trova una piccola cappella utilizzata per le celebrazioni religiose. E' sede di uno dei campi da calcio presenti all'interno del territorio comunale.
Il Comune di Ponte Buggianese, socio dell’ AEVF (Associazione Europeea delle Vie Francigene), insieme ai comuni di Altopascio e Fucecchio, accoglie un percorso alternativo che attraversa la più estesa palude interna italiana, rotta fondamentale di uccelli migratori tra la costa tirrenica e l’interno: il Padule di Fucecchio. Il percorso sviluppato, che misura circa 27 km, è un’alternativa alla tappa 29: dall’Ospitale dei Pellegrini di Altopascio, fino all’Ostello di Ponte a Cappiano nel Comune di Fucecchio, attraverso il territorio di Ponte Buggianese seguendo arginature e caratteristiche strade di campagna. Quest’area, già nella “Rete Natura 2000”, è un sito di importanza comunitaria e dal 2013 fa parte, per la sua ricchezza di fauna e flora e le sue particolarità idrogeologiche e paesaggistiche, delle zone umide di importanza internazionale in base alla convenzione di Ramsar. Il valore aggiunto di questo tracciato, che è il sogno di fotografi, ambientalisti e camminatori è la così detta “via d’acqua”; è infatti possibile, in alcuni periodi dell’anno, percorrere circa la metà del tracciato su caratteristiche imbarcazioni locali: i “barchini”.
Questi natanti permettono di navigare i canali nel cuore del Padule di Fucecchio, lontano dai rumori delle città. La via d’acqua è una particolarità unica, che attualmente può essere praticata soltanto in questa zona, nel tragitto della Via Francigena. I canali dell'area palustre già con Cosimo I° dei Medici erano utilizzati per trasporto di cose e persone utilizzando, appunto, caratteristiche imbarcazioni in legno di pino o di quercia, spinte con uno o più bastoni: detti “rampioni” per le punte in ferro che avevano all’estremità per evitare lo scivolamento sul fondale.
Nel Comune di Ponte Buggianese, in quegli anni, si sviluppò un forte traffico commerciale che veniva controllato da una sorta di dogana, situata a monte del Canale del Capannone. Questa struttura è ancora oggi visibile ed al suo interno è possibile consultare il centro documentazione sull’eccidio che si è consumato in queste zone il 23 agosto 1944.
La storia viene riproposta, oggi come allora: si attraversano i canali per evitare le zone collinari ed isolate delle Cerbaie che, all'epoca, erano zone predilette da bande di briganti, chiedendo un “passaggio” via acqua ai commercianti che con i loro “Navicelli”, utilizzati per i carichi più pesanti, attraversavano la zona umida. La variante realizzata costituisce un’esperienza unica dal punto di vista ambientale, storico e culturale che vale sicuramente la pena di vivere in prima persona.
E' con soddisfazione che presentiamo questa pagina informativa su Ponte Buggianese, rivolta sia a chi per la prima volta intende visitarlo, sia chi già ne conosce gli aspetti caratteristici.
Crediamo che l'agile e sintetica illustrazione della nostra pagina Web dove troviamo cenni sulla storia locale, sul territorio, sui monumenti, sui locali ad uso sportivo, sui personaggi celebri e sui grandi sportivi del nostro territorio possa stimolare, assieme ad alcune raccolte fotografiche, la curiosità di scoprire un paese caratteristico ed al tempo stesso rispondere agli interessi di tutti coloro che già apprezzano il territorio di Ponte Buggianese.
Con questa pagina informativa vogliamo anche invitare i cittadini a sentirsi partecipi attori della salvaguardia delle ricchezze del loro Paese.
Note storiche
Il Padule di Fucecchio è un'area di notevole valore storico-ambientale sia per le emergenze presenti, sia per l'occasione che offre come modello di interpretazione del territorio.
La sua formazione è dovuta al graduale sollevamento del letto dell'Arno, provocato dal deposito di materiale alluvionale, che non permettendo il naturale deflusso di tutte le acque del bacino della Valdinievole, generarono l'impaludamento della zona. In quest'area, provenienti dalle colline circostanti, confluiscono vari corsi d'acqua: il Pescia di Pescia, il Pescia di Collodi, la Pescia Nuova, i torrenti Borra, Nievole, Vincio ed altri minori.
Geologicamente parlando si può far risalire la sua formazione a 6 milioni di anni fa, quando, nel periodo pliocenico, il territorio della Valdinievole affiorò dal mare e nel corso dei millenni fu progressivamente colmato dai sedimenti portati dai numerosi corsi d'acqua, che raggiungendo questa conca naturale e non potendo trovare un libero deflusso, portarono così all'impadulamento della vallata.
Al periodo medioevale risalgono le prime notizie relative ad opere di interventi per favorire il prosciugamento del Padule di Fucecchio. Al 1279 risale l'ordine di demolire mulini, pescaie e qualsiasi altro ostacolo frapposto al libero deflusso delle acque lungo l'emissario Usciana. Ma nel frattempo, al cambiare dei governi, variava anche l'atteggiamento delle amministrazioni nei confronti di questo terreno. Con l'egemonia di Firenze sull'area, il Padule diventò un vero e proprio lago a causa degli sbarramenti eretti a Ponte a Cappiano. Questo provvedimento comportò notevoli conseguenze sull'assetto territoriale della zona ed il progressivo allargamento dell'area sollevò le proteste dei proprietari interessati. La politica contraddittoria dei Medici proseguì nei secoli successivi, alternando gli interventi al Ponte a Cappiano con marginali opere di bonifica che favorirono, tra l'altro, la formazione di ben sette fattorie (Fattoria delle Calle o del Ponte a Cappiano, Fattoria di Stabbia, Fattoria di Castelmartini, Fattoria di Altopascio, Fattoria di Bellavista, Fattoria del Terzo e Fattoria di Montevettolini o delle case).
Dopo varie vicende, che videro la Valdinievole interessata da numerose epidemie malariche con gravi disagi per la popolazione, verso la metà del XVIII secolo il granduca Pietro Leopoldo prese i primi provvedimenti per il risanamento idraulico-sanitario della zona, ordinando la demolizione delle pescaie e rinunciando così ai vantaggi della pesca, ai profitti dei mulini ed ai diritti acquistati dai suoi predecessori sui terreni intorno al Padule. Con le risoluzioni adottate Pietro Leopoldo volle incentivare l'agricoltura ed i commerci della zona.
Il Granduca volle anche coinvolgere direttamente i proprietari terrieri nella progettazione delle operazioni idrauliche e creò nel 1781 una Deputazione costituita dai rappresentanti delle cinque Imposizioni dei Fiumi della Valdinievole e da altri possidenti; lo scopo era quello di organizzare opere di bonifica finanziate dai proprietari. Ma dopo due anni la Deputazione fu sciolta perché c'erano pochi contributi economici.
Nel 1786 fu creata una nuova Deputazione definita "consorzio idrico", cioè "una istituzione che consentiva agli interessati di provvedere autonomamente, ancorché sotto la vigilanza dell'autorità pubblica, alla cura di opere loro assegnate". Nel 1803 sotto il governo del Granduca, si istituì il "Consorzio coattivo dei proprietari dei terreni del Padule di Fucecchio", col compito di manutenzione dei corsi d'acqua per permettere sia la navigabilità sia lo sfruttamento e la coltivazione dei terreni per fini agricoli.
La politica intrapresa dai Lorena fu in qualche modo continuata anche dopo l'Unità d'Italia, quando, nel quadro dei programmi di partecipazione statale alle opere pubbliche, il Padule di Fucecchio venne inserito fra le opere di bonifica e nel 1928 fu approvato il perimetro del Comprensorio della bonifica del Padule.
Il Consorzio ha avuto sempre più importanza fino al riconoscimento, nel 1931, del titolo di "Consorzio di Bonifica".
Territorio, ambiente e fauna
Anche se ampiamente ridotto rispetto all'antico lago-padule, che un tempo occupava gran parte della Valdinievole meridionale, il Padule costituisce tuttora una zona umida di grande interesse naturalistico, e rimane, con i suoi 2081 ettari a cavallo tra le provincie di Firenze e Pistoia, la più grande palude interna italiana.
La parte centrale, il cosiddetto Cratere, risente del mutamento delle condizioni meteorologiche pertanto è quasi secca in estate e colma di acqua nel periodo invernale. In questo invaso, che raggiunge una profondità massima di circa 3 metri, si raccolgono le acque di fiumi e torrenti, che provengono dall'ampio bacino imbrifero e che si raccolgono nei due grossi canali detti del Capannone e del Terzo, che poi confluiscono nel Canale Maestro che a Ponte a Cappiano prende il nome di Usciana.
Il Padule, come già detto, si presenta come zona umida interna ricca di vita sia animale che vegetale: mammiferi, pesci, molluschi, artropodi, batteri, protozoi, alghe, funghi e microrganismi vari. Ospita entità botaniche di tipo boreale, alpino e altomontano e addirittura eurosiberiano, giunte dal Nord con i ghiacci che nell'era quaternaria invasero parte dell'Europa meridionale ed hanno qui trovato possibilità di adattamento e sopravvivenza. Il microclima creatosi col tempo nel Padule ha reso possibile la sopravvivenza di varietà non proprio tipiche della nostra area, ed ha portato a contatto elementi floristici di clima caldo o oceanico con specie botaniche di origine nordica e glaciale. Il padule, che è considerato una delle più importanti aree umide interne della penisola, conserva molti esempi di vegetali palustri: i cariceti con i caratteristici ciuffi di "sarello", i canneti, i lamineti, i prati umidi, i boschi umidi e la felce florida.
Particolare importanza, a livello di fauna, rivestono gli aironi che nel periodo riproduttivo, costituiscono la più importante garzaia dell’Italia centro-meridionale, per numero di capi e di specie presenti: sgarza ciuffetto, garzetta, nitticora, airone cenerino, airone rosso, airone guardabuoi, airone bianco maggiore, ed altri come ibis miganattaio e ibis sacro, che più recentemente si sono avvistati. Percorrendo le aree fangose è possibile trovare Limicoli: Beccaccini, Pavoncelle, Chiurli, Pittime ed altri, mentre attraversando i canneti entriamo nel mondo dei rallidi: Folaga, Gallinella d’Acqua, Porciglione, ma ci imbattiamo anche in Tarabusi e molteplici passeriformi quali l'usignolo di Fiume, il Pettazzurro,i Migliarini, il Pendolino, i Forapaglie, il Diamantino...solo per citarne alcuni! Negli specchi d’acqua, però, troviamo le vere regine di tutta l’area: le anatre con i germani reali, alzavole, codoni, fischioni, mestoloni, moriglioni, marzaiole, volpoche, moretta tabaccata e molte altre. Da alcuni anni possiamo avvistare anche fenicotteri rosa, durante il loro spettacolare rituale di corteggiamento o sperare di imbatterci nella nidificazione di cicogne bianche, tornate da noi dopo secoli di assenza in Toscana. Si possono contare molti rapaci, come il falco di palude, il gheppio, il nibbio, il falco pescatore, il falco lodolaio. Non devono essere trascurate le oltre mille specie di coleotteri presenti nell’area palustre. Affascinante anche la presenza ricorrente di volpi, tassi, puzzole, istrici ed altri mammiferi. Una citazione particolare spetta al topolino delle risaie che vanta il "primato" di essere il più piccolo roditore europeo. Per ultime, ma non per importanza, sebbene in numero notevolmente inferiori al passato, meritano di essere menzionate le caratteristiche rane.
Presenze storiche
Tuttora significative sono le testimonianze dell'opera dell'uomo e dell'importanza che l'area umida ha avuto nel passato per l'economia locale: i canali, il sistema dei porti, gli edifici dell'archeologia industriale.
Nel territorio comunale si trovano tre grosse costruzioni, veri e propri esempi di archeologia industriale, che in tempi relativamente recenti servivano per l'essiccazione del tabacco coltivato diffusamente nella zona.
Sono da ricordare anche gli edifici del Capannone, antico porto a servizio della viabilità d'acqua, che un tempo era molto diffusa su questi territori. Qui, oltre ad una piccola Chiesa ora in disuso, è visibile la vecchia stazione doganale destinata allo stoccaggio dei prodotti che arrivavano o partivano dallo scalo commerciale.
Nel primo catasto particellare (1789) il Capannone, ancora di proprietà del Marchese Feroni, viene descritto come un complesso architettonico polifunzionale in grado di rispondere ad esigenze di immagazzinamento del grano (piaggione con le buche da grano) e del vino, di costruzione e manutenzione dei navicelli, di residenza del personale incaricato alla sorveglianza.
Nell'edificio le antiche funzioni sono ancora oggi leggibili ed un restauro che tenga conto delle vicende storiche del canale, dell'edificio, della Chiesa e delle buche da grano potrebbe dare una rara testimonianza di un'economia legata al Padule e potrebbe portare al recupero di un "edificio" notevolmente importante per la conoscenza del territorio e la documentazione scientifica del passato.
Un discorso a parte meritano infine i tipici "casotti" che caratterizzano il paesaggio della zona. Tali costruzioni, quando ancora la vita animava queste sponde, erano necessarie per le attività connesse allo sfruttamento delle risorse palustri (pesce, selvaggina, canne ed erbe di vario genere), allora assai importanti per l'economia del luogo.
Tutte queste presenze storiche possono essere facilmente raggiungibili con i vari itinerari percorribili per gran parte dell'anno ad eccezione di periodi di piogge di forte intensità, poiché in tal caso i sentieri possono essere coperti parzialmente d'acqua.
Il Padule è anche terra di tristi ricordi. Passando per il canale del Capannone si notano le numerose epigrafi che riportano i nomi delle persone morte durante l'eccidio compiuto dai soldati tedeschi in ritirata il 23 Agosto 1944. Lapidi a testimonianza di questo barbaro evento sono presenti a poche centinaia di metri dalla Dogana del Capannone e all'essiccatoio del tabacco in località "Pratogrande".
Salvaguardia del Padule
La situazione di crisi in cui attualmente si trova il Padule è il risultato di uno sviluppo non pianificato del territorio, che si è manifestato soprattutto negli anni passati. Per riuscire a superare questa situazione e per recuperare attivamente quello che è rimasto, le Amministrazioni locali e non, da diversi anni, si sono rese conto che è necessario attuare un piano urbanistico territoriale che, basandosi sulla conoscenza approfondita del territorio, si adoperi per evitare futuri errori, e per correggere quelli passati, per creare un ambiente naturale soddisfacente per tutti.
Partendo dal 1982 la Regione Toscana si è interessata alla formazione del sistema delle aree protette dei parchi e delle riserve naturali della Toscana ed i Comuni interessati, assieme alla Provincia, hanno cercato di collaborare per agevolare l'attuazione del sistema delle aree protette, affinché il Padule di Fucecchio assuma il valore di polo naturalistico primario, di elemento riorganizzatore dell'intera Valdinievole, diventando inoltre, tramite le fasce fluviali, un elemento di collegamento con i sistemi ambientali collinari.
Soltanto nel 1995 la Regione ha emanato norme per l'istituzione e la gestione di riserve naturali di competenza delle Province ed a seguito di ciò è stata istituita la Riserva Naturale denominata "Padule di Fucecchio" con Delibera del Consiglio Provinciale del 1996 e con Delibera del Consiglio Provinciale del 1997 è stato adottato il Regolamento di tale Riserva Naturale, che persegue la tutela e la valorizzazione dell'ambiente naturale in tutte le sue componenti, la ricostruzione o il mantenimento di un ambiente favorevole alla sosta e permanenza della fauna selvatica, il miglioramento della qualità della produzione agricola, la promozione di nuove attività economiche legate al turismo compatibile con questo particolare ambiente, la realizzazione di programmi di studio e ricerca scientifica finalizzati alla conoscenza ed al miglioramento dell'equilibrio naturale degli ecosistemi e dei paesaggi naturali, il miglioramento del rapporto uomo-natura-
L'Amministrazione Comunale si muove da tempo per promuovere la valorizzazione di tutta l'area palustre finalizzando i suoi sforzi alla riapertura di canali navigabili, percorsi pedonali e ciclabili ed al recupero di vecchi edifici come gli essiccatoi di tabacco, singolari esempi di archeologia industriale. Si vorrebbe quindi mantenere questi terreni come "zone umide", con un necessario risanamento delle acque, da collegare al recupero architettonico degli edifici esistenti. Infatti, i sentieri presenti disegnano un'intricata maglia sulla superficie del cratere palustre, con l'occhio attento alle esigenze di quanti a piedi, in bicicletta e a cavallo, vogliono in qualche modo "vivere" quest'area umida protetta. Ricordiamo che è possibile visitare il Padule con i caratteristici barchini, che ancora alcuni privati tengono nei vari fossi o canali: forse il modo più emozionante e più vero di accostarsi a quest'ambiente naturale.
"A.M.A." ATTIVITA' MOTORIA ADATTATA
Sede: Via G.Gentile n° 40/G - 55100 Pistoia (PT)
Responsabile: MARSILI ELISA
Indirizzo: Via Nucci, 10 Ponte Buggianese (PT)
Contatti:
Marsili 328 2239325 - Fiorella 339 7153089
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ATT. MOTORIA
"ANTARES"
Sede: Via Lima, loc. Ponte di Mingo 51019 Ponte Buggianese (PT)
Presidente: ALICE MARTINI
Indirizzo: Via Sandro Pertini, 708 51100 Pistoia (PT)
Contatti:
0572 635333 - 348 0199670
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ATTIVITÀ DISABILI
"LA GOMETA"
Sede: Via Donatori del sangue, 16 51018 Pieve a Nievole (PT)
Presidente: ANTONIO CIUFFREDA
Indirizzo: Via Della Spiga, 13 Ponte Buggianese (PT)
Contatti:
0572 634456 - 333 4758807
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ATTIVITÀ DISABILI
A.S. PONTE 2000
Sede: Via Piave, 29/B 51019 Ponte Buggianese (PT)
Presidente: LUCA LENZI
Indirizzo: Via Perosi, 10 Ponte Buggianese (PT)
Contatti:
0572 930389 - 347 3635787
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CALCIO
ANZIANI
Sede: Via G.Gentile n° 40/G - 55100 Pistoia (PT)
Responsabile: MATTEONI SESTILIO
Indirizzo: Via Mazzini, 143 51015 Monsummano Terme (PT)
Referente: ISABELLA GIAGNONI
Contatti:
Matteoni 0572 636821 - Isabella 329 0065424 - Fiorella 339 7153089
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ATTIV. ANZIANI
ARCI PALLAVOLO
Sede: Via Puccini, 12 51019 Ponte Buggianese (PT)
Presidente: LUIGI CAMERA
Indirizzo: Via Crociale Sarto, 33 Ponte Buggianese (PT)
Contatti:
333 1149811
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PALLAVOLO
ASSOCIAZIONE "IL PONTE"
Sede: Via Capannone, 7 51019 Ponte Buggianese (PT)
Presidente: SABATINO STEFANELLI
Contatti:
0572 635691 - 335 7492668
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CALCIO
ATLETICA BORGO A BUGGIANO
Sede: Piazza Aldo Moro c/o Palazzetto dello Sport 51011 Borgo a Buggiano
Presidente: FRANCESCA NATALI
Contatti:
339 5916972
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ATLETICA
BASKET PONTE BUGGIANESE
Sede: Via Garibaldi, 36 51019 Ponte Buggianese (PT)
Presidente: VINCENZO FILIZOLA
Indirizzo: Via Rossini, 21 51017 Pescia (PT)
Contatti:
335 382900
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BASKET
G.S. ANCHIONE
Sede: Via Libertà, 47 51019 Ponte Buggianese (PT)
Presidente: IACOPINI LUIGI
Indirizzo: Via Capannone, 160 Ponte Buggianese (PT)
Referente: FRANCESCO DEGL'INNOCENTI
Contatti:
0572 930434 - 347 1990385
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CICLISMO
G.S POZZARELLO
Sede: Via Pozzarello 51015 Monsummano Terme (PT)
Contatti:
0572 81645 - 672
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CICLISMO
GIOBRI NEW BALANCE
Sede: Viale Garibaldi, 86 51017 Pescia (PT)
Presidente: LINDA BONAZZI
Contatti:
Tel. 0572 290509 - Cell. 393 9039622 - Eleonora 347 9051605
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DANZA
LE FURIE
Presidente: TIZIANO INNOCENTI
Indirizzo: Via Leonardo da Vinci, 1 Ponte Buggianese (PT)
Contatti:
331 4644263
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CALCIO
HOCKEY PISTOIA
Sede: Via Pagliucola, 29 51100 Pistoia (PT)
Presidente: LORETI MICHELE
Indirizzo: Corso Amendola, 11 51100 Pistoia (PT)
Referente: RICCARDO FEDI
Contatti:
Gori 348 3193490 - 333 4123513
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HOCKEY
KIN SORI TKT TAEKWONDO
Sede: Via Benedetti, 50 51019 Ponte Buggianese (PT)
Presidente: FERRARI ANTONIO
Indirizzo: Via Merlini, 28 51016 Montecatini Terme (PT)
Referente: SIMONE NICCOLAI
Contatti:
338 3405137
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ARTI MARZIALI
MARRUOTA 1970 ASD
Presidente: ANDREA MORICCI
Indirizzo: Via Albinatico 43/G Ponte Buggianese(PT)
Contatti:
348 7708323
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CALCIO
NUOVO BASKET ALTOPASCIO
Sede: Via Marconi, 71 55011 Altopascio (LU)
Presidente: SERGIO GUIDI
Contatti:
Forassiepi 335 7226185 - 338 8236968 - fax. 0583 216520 - 0583 276496
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BASKET
PALLACANESTRO VALDINIEVOLE
Sede: Via Colligiana, 59 51019 Ponte Buggianese (PT)
Presidente: BONI MARIO
Referente: GRAZIANO MARIOTTI
Contatti:
335 8452128
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BASKET
PONTE BUGGIANESE calcio a 5
Sede: Via Piave, sn 51019 Ponte Buggianese (PT)
Presidente: VITO GENNA
Contatti:
340 9142700
CALCIO
PONTE BUGGIANESE SSD srl
Sede: Via Buggianese, presso studio Seghetti
Presidente: ROBERTO SEGHETTI
Contatti:
338 2628531
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CALCIO
YOGA DAVID NERI
Sede: Via Silvio Pellico, 18 51019 Ponte Buggianese (PT)
Presidente: DAVID NERI
Contatti:
339 4877246
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YOGA
NEW HANDBALL MONTECARLO
Sede: Via Sbarra 19/b Porcari (LU)
Presidente: GALANTE FERDINANDO
Referente: ANDREA SOLLAZZI
Contatti:
058 329264 - 338 5472857
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PALLAMANO
SEVEN LIVES ASS. - ZUMBA
Sede: Via Querceta n.8, Montevatini Terme
Presidente: MANUELA MENICHETTI
Referente: ANDZI
DANZA
U.S. TOSCOGAS
Sede: Via Romana Vecchia n 50, Chiesina Uzzanese (PT)
Presidente: MAIONCHI NADIO
Contatti:
0572 489083 - Fax 0572 411250
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CICLISMO
UNIONE PONTIGIANA
Sede: Via Colombaia, 16 51019 Ponte Buggianese (PT)
Presidente: REMO FANUCCI
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336 686715
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CALCIO
TEAM VALDINIEVOLE ASD
Sede: Via Martin Luter King, 22 - 51030 Monsummano Terme (PT)
Presidente: STEFANO NOVELLI
Indirizzo: Via della Libertà 47 - 51019 Ponte Buggianese (PT)
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0572 930434
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CICLISMO
Ponte Buggianese
La chiesa
Originariamente era un piccolo oratorio costruito nei primi anni del 1500 nei pressi di un torrente. L'edificio, dedicato a S.Giuseppe, è ricordato per la prima volta in una visita pastorale del 1562; nel 1575 si ritrova abbondantemente descritto nella visita pastorale di Mons. Castelli, che lo destinò a rettoria e vi pose un sacerdote fisso. La chiesa, per il grande aumento della popolazione, nel 1628 fu sottoposta ad un totale rifacimento architettonico: la struttura fu allargata, l'orientamento della facciata fu spostato da mezzogiorno a ponente com'è tuttora, l'interno venne ripartito in tre navate e all'esterno fu costruito un portico in pietra di fiume. Ulteriori modifiche si ebbero nella seconda metà dell'800.
Attualmente la chiesa è denominata "Santuario della Madonna del Buon Consiglio" e presenta una facciata baroccheggiante, preceduta da un portico a tre archi sorretti da colonne di pietra, mentre l'interno, a tre navate divise da quattro archi per parte, ha un soffitto a volta ed un presbiterio sormontato da una grande cupola. Il campanile attuale non è quello originario, che doveva essere solo una modesta torre, poiché all'epoca della ristrutturazione ottocentesca si decise di costruirne uno nuovo su disegno dell'ingegnere Cosimini. Attualmente si presenta staccato dall'edificio ecclesiastico, poiché nel 1927 fu demolita la casa dei curati per poter creare una via di collegamento fra la piazza ed il "ponte nuovo" appena costruito.
Il maggior motivo di interesse del Santuario è dato dal ciclo di affreschi dipinti, a partire dal 1967, da Pietro Annigoni e dai suoi allievi. Il ciclo ha cambiato radicalmente l'aspetto interno dell'edificio e, per la sua importanza, ha portato nel 1978 al riconoscimento dello stesso come chiesa monumentale di notevole interesse artistico, da parte del Ministero dei Beni Culturali.
Temi biblici ed evangelici si succedono nei vari dipinti: "Il Profeta Isaia e Geremia", "Deposizione e Resurrezione di Cristo", "L'ultima cena" ed "I quattro cavalieri dell'Apocalisse", "La Piscina Probatica", "La Resurrezione di Lazzaro", "Gesù nell'orto dei Getsemani", la "Pentecoste" ed altri.
A lato della navata è una stanza detta degli "annigoniani", dove tutte le pareti sono state affrescate dagli allievi del maestro Annigoni.
Il Fonte Battesimale, in pietra e marmo, risale al XVII secolo; è esempio del "privilegio" che il Vescovo di Pescia, Mons. Ricci, concesse alla chiesa del Ponte nel 1643. La decisione nacque dal fatto che la popolazione, oramai numerosa, aveva gravi disagi per raggiungere la chiesa di Buggiano, cioè il luogo più vicino dove poter celebrare i battesimi. Il fonte battesimale fu smontato nel 1973 per far posto ad un affresco del Maestro Annigoni.
Piazza Fratelli Banditori
Percorrendo la strada principale del paese, via Matteotti, che da piazza del Santuario porta a Piazza Banditori, la cosiddetta "Ruga", si arriva in una tipica piazza paesana arredata dalle grandi sculture monumentali di Jorio Vivarelli, un pistoiese famoso in tutto il mondo per la sua attività artistica, che ha lasciato qui a Ponte Buggianese un chiaro e limpido esempio di un'opera per l'età post-moderna.
La Piazza, inaugurata il 19 giugno 1993, dedicata ai caduti di tutte le guerre, è un forte e chiarissimo segnale di memoria storica e di serena fiducia nel futuro dell'uomo. Il titolo dell'opera di Vivarelli, "parabola storica - via della Resistenza - l'ultima sfida", è chiaramente espressivo di un concetto che vede la storia come "passaggio dalla morte alla vita", storia dell'umanità intera che è percorsa dall'istinto della sopravvivenza.
Il monumento è costituito da un bronzo di quattro metri di altezza (l'uomo di ogni epoca, dominato, ucciso, sopraffatto) da cui parte, come un cordone ombelicale, la via della Resistenza e della speranza, che va a terminare ad alcuni metri di distanza in una scultura a tutto tondo, che simboleggia un contenitore di vita. Il significato cosmico ed altamente educativo dell'opera deve portare ad una riflessione totale sulla storia per creare un'umanità che abbia fiducia nel domani.
Sul lato destro della piazza si può ammirare il vecchio palazzo delle Scuole Elementari, che oggi è sede di uffici alcuni comunali. Sul lato sinistro è presente l'edificio che ospita i locali della Pubblica Assistenza "Croce Oro" e della "Sala della Musica": queste due sono state realizzate negli anni '50 grazie al contributo di Silvio Nannini, un generoso concittadino emigrato negli Stati Uniti d'America.
A lato del palazzo è presente il busto di Padre Filippo Cecchi, illustre pontigiano, scolopio, fisico e matematico, studioso dell'elettricità, della meteorologia e della sismologia, direttore dal 1872 dell'Osservatorio Ximeniano di Arcetri e ricordato anche da un epitaffio posto sulla facciata dell'edificio, nonchè da un busto di Amalia Ciardi Duprè collocato nel "Santuario della Madonna del Buon Consiglio", in piazza del Santuario.
Monumento in memoria di Massimo Massimi e di tutte le vittime della strada:
Il monumento si trova in Piazza Annigoni, luogo frequentato da giovani e famiglie che si recano al giardino comunale. L'opera è stato realizzata dallo scultore Mauro Vaccai per volere della famiglia Massimi, donata al Comune di Ponte Buggianese ed inaugurata il 17 Ottobre 2015.
Piazzetta "Ilaria Alpi"
Situata nelle prossimità del centro del paese e immediatamente adiacente al fiume Pescia: si tratta di una piazza, con pavimentazione in calcestruzzo architettonico cinta da un piccolo anfiteatro con gradoni in pietra ed impreziosita al centro da una fontana con lo stemma comunale. La piazzetta sorge negli spazi un tempo occupati dal teatro Talia, del quale erano rimaste solamente le mura esterne. E' stata inaugurata il 19 Ottobre 2019 e vanta il primato di essere la prima area pubblica del territorio comunale che viene intitolata ad una donna.
Piazza Magrini
Situata nella parte sud del paese, nelle immediate prossimità dell'ufficio postale, è luogo di ritrovo socio-ricreativo. E' stata inaugurata dal Comune il 14 Dicembre 1990 in ricordo del Carabiniere Giovanni Magrini distintosi per il valore militare espresso in guerra. Al medesimo è dedicato il monumento posto all'imbocco della piazza.
Albinatico
La chiesa
Qui sorge una grande chiesa fatta costruire dal granduca Leopoldo II alla metà del secolo scorso su progetto dell'ingegnere Signorini, poi modificato da Pietro Bernardini ed aperta al culto nel 1857. Dal 1946 è parrocchia indipendente ed è intitolata a S. Leopoldo. Non ha oggetti d'arte di particolare rilievo anche se accoglie un affresco di Carlo Capecchi (1983), che merita di esser citato.
Leopoldo II aveva predisposto la costruzione di una chiesa simile anche ad Anchione, ma tale costruzione non fu portata a termine.
Anchione
La chiesa di Anchione
Ai margini di questa frazione, in località Capannone, sorge da molto tempo un edificio religioso ora sconsacrato, ricordato in documenti del 1775. Risale al 1804 la notizia della costruzione di un nuovo Oratorio voluto dal Marchese Feroni, dedicato a S. Francesco di Paola.
Dato però il grande sviluppo che ha avuto il vicino nucleo di Anchione, nel 1978 su progetto del sacerdote Architetto Marcello Peruzzi, vi fu edificato un nuovo edificio religioso anch'esso dedicato a S. Francesco di Paola, dove attualmente si svolge la vita parrocchiale.
Dogana del Capannone
L'edificio della Dogana del Capannone è una struttura risalente al 1500. Con il passare degli anni ha assunto vari ruoli: prima quello di avamposto mediceo sul territorio con funzione di dogana tra i territori di Firenze, Lucca e Pisa, in seguito quello di un centro adibito allo stoccaggio dei materiali agricoli e di rimessa dei barchini (le tipiche imbarcazioni utilizzate per navigare le acque del Padule). In periodi storici più recenti ha ospitato abitazioni civili e botteghe locali. Ad oggi costituisce un importante punto di partenza per la visita del Padule e presenta, al suo interno, il centro di documentazione sull'Eccidio del Padule di Fucecchio: realizzato grazie ai fondi elargiti dalla Repubblica Federale Tedesca a commemorazione della strage del 23 Agosto 1944: i locali sono stati inaugurati il 9 Novembre 2015 presenza del Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Federale di Germania Frank - Walter Steinmeier e del Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Italiana Paolo Gentiloni.
L'edificio è stato oggetto di una importante ristrutturazione finalizzata alla messa in sicurezza delle strutture e alla riqualificazione del complesso edilizio.
La struttura presenta un'ampia sala, denominata "sala degli archi" all'interno della quale vengono svolti incontri, presentazioni di libri, spettacoli teatrali ed altri eventi culturali. Il centro di documentazione dell'eccidio è dotato di un sistema multimediale che permette di visionare brevi filmati relativi al Padule di Fucecchio ed immagini dei suoi luoghi storici oltre ad alcune testimonianze scritte.
Cippi del Capannone e di Pratogrande
In località "Pratogrande" ed in località "Capannone" sorgono questi due piccoli cimiteri. In questi luoghi, subito dopo l'Eccidio, furono sepolti temporaneamente i morti, per divieto del Comando tedesco di poterli seppellire al cimitero comunale.
Oggi questi luoghi sono stati acquisiti dal Comune e costituiscono i "Luoghi della memoria" unitamente ai cippi collocati nei luoghi della strage.
La Protezione Civile è il coordinamento delle azioni delle Istituzioni,Enti, Corpi che intervengono in caso di eventi calamitosi, catastrofi,situazioni di emergenza in genere, a livello locale e/o nazionale , al fine di garantire l’incolumità delle persone, dei beni e dell’ambiente.
Bollettini meteo
Per consultare i bollettini meteo e gli avvisi di criticità e allerta diramati dalla Regione Toscana è possibile consultare il sito del Centro Funzionale Regionale. Sono disponibili anche applicazioni per dispositivi mobili aventi sistema operativo iOS e Android.
All'interno dei bollettini meteo si possono consultare le seguenti informazioni:
- il Bollettino di vigilanza meteorologica;
- il Bollettino di criticità idrogeologica ed idraulica;
- l’Avviso di criticità idrogeologica ed idraulica;
- l’Allertamento del Sistema Regionale di Protezione Civile
Ponte Buggianese si trova, a seguito della delibera n. 395 del 07/04/2015, in zona di allerta A4-Valdarno inferiore:
Questa zona comprende 5 province e 34 comuni. All'interno del bollettino emesso è possibile consultare lo stato di allerta relativo a:
- Rischio idraulico;
- Rischio temporali;
- Rischio idrogeologico;
- Rischio neve;
- Rischio ghiaccio;
- Rischio vento;
I codici colore legati allo stato di allerta sono:
- Codice verde: situazione regolare;
- Codice giallo: fenomeni localizzati, anche intensi, potenzialmente pericolosi su scala comunale, di difficile previsione spaziale e temporale e dipendenti dalle condizioni di vulnerabilità locali;
- Codice arancione: Fenomeni diffusi, molto intensi, persistenti pericolosi a scala sovracomunale, previsti danni gravi e diffusi;
- Codice rosso: Fenomeni estremi, molto pericolosi e diffusi, previsti danni molto gravi e diffusi su territori estesi, compromissione prolungata delle funzioni essenziali;
Per quanto riguarda le tipologie di rischio che maggiormente possono interessare il territorio comunale, viene fornita una breve spiegazione riguardo:
- Rischio idrogeologico e idraulico del reticolo minore: questa tipologia di rischio si manifesta quando possono presentarsi dissesti localizzati; quali frane, ruscellamenti in area urbana e alluvioni reticolo minore. Non è possibile modellare in fase previsionale e fare previsioni in corso di evento tramite dati misurati dalla rete;
- Rischio del reticolo principale: questa tipologia di rischio si manifesta quando possono verificarsi piene e alluvioni riguardanti il reticolo principale la cui previsione è valutabile tramite modellazione e osservazioni dei dati misurati dalla rete;
- Rischio di forti temporali: questa tipologia di rischio si manifesta quando possono verificarsi fenomeni potenzialmente molto pericolosi e, poichè violenti ed improvvisi, di difficile previsione sia nello spazio che nel tempo. Possono presentare effetti aggiuntivi quali: vento violento, fulmini e grandine. Rispetto al solo rischio idrogeologico possono manifestare effetti idrogeologici significativi come alluvioni lampo o frane che si manifestano su scale non modellizzabili.
Si rende disponibile la carta logistica e delle risorse della "Zona NORD", indicante anche la viabilità e le strutture di protezione civile:
Si rende disponibile la carta logistica e delle risorse della "Zona SUD", indicante anche la viabilità e le strutture di protezione civile:
In copia la Relazione PC del Comune di Ponte Buggianese